



Paesaggio sintetico “Zero”
90,00 €
Quest’opera fa parte della serie “Archivio Paesaggi Sintetici” di Alessandro D’Aquila, una riedizione realizzata in collaborazione esclusiva con Spazio Mari. Ogni opera è firmata, datata e numera dall’artista, in tiratura limitata di 30 pezzi.
“La comunicazione dei nostri giorni non dà spazio e tempo alle interpretazioni. Per questo motivo realizzo Paesaggi Sintetici ridotti a semplici forme di colore, ossia come descritti ad un non vedente. Viene così stabilita, mettendoli sullo stesso piano, una sorta di parità tra chi possiede un senso e chi no. Tento, inoltre, di provocare nell’osservatore un senso di smarrimento, utilizzando la lingua italiana scritta però in linguaggio braille, incomprensibile per la maggior parte delle persone vedenti, ma paradossalmente di grande impatto visivo. Il braille diventa una criptica decorazione di grande impatto visivo, a prescindere dalla sua decifrabilità”
Cornice inclusa
Disponibile
Brand:
Alessandro D’Aquila
Originario dell’Abruzzo e attualmente residente a Milano, D’Aquila utilizza il linguaggio Braille come protagonista della sua ricerca artistica. La scelta di utilizzare un linguaggio non pensato per essere visto, ma dalle potenti proprietà grafiche, nasce dalla volontà di portare alla luce temi spesso non più oggetto d’attenzione e dalla necessità di portarne perciò di nuova attraverso la fantasia e l’intuito, andando oltre le parole e trovando risposte dentro ciò che può sembrare solo un limite.
La sua arte visiva, fatta di Sintesi e Braille, vuole invitare il pubblico a guardare oltre l’alfabeto, oltre i dettagli e oltre tutte le barriere visive da cui siamo quotidianamente ostacolati, per riscoprire tutto ciò che solo gli occhi della pazienza
e della mente sanno guardare e quindi far (re)esistere, concedendo di nuovo alla realtà l’attenzione che merita. Poche linee e qualche dettaglio permettono di tradurre la complessità in semplicità, senza perderne nemmeno una sfaccettatura.

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Una selezione che racchiude diverse realtà, brand emergenti e giovani designer, con un denominatore comune: la ricerca e l’amore per l’artigianato e un attenzione alla sostenibilità. Persone che si sono messe in gioco e fanno rivivere tecniche spesso dimenticate con rispetto alla tradizione ma con una grande spinta verso la contemporaneità.








